Stanotte si è tenuto l’ultimo dibattito presidenziale tra Donald Trump, Presidente Uscente in cerca di riconferma, e Joe Biden, Vice Presidente dell’era Obama, candidato dei Democratici.
Noi lo abbiamo seguito ed ecco come è andata il secondo decisivo confronto tra i due candidati in vista delle Elezioni Presidenziali del prossimo 3 Novembre:
Primo set di domande: Il Coronavirus
Inizia Trump che rivendica i risultati della propria amministrazione sulla gestione del Covid-19 negli States facendo notare che le proiezioni iniziali davano circa 2milioni di vittime e che quindi, in relazione alle stime, la gestione è stata ottimale fino ad ora, chiude con una nota ottimistica affermando che ormai la situazione è in miglioramento e il vaccino e quasi pronto: “il vaccino sarà pronto entro poche settimane” ma la giornalista Kristen Walker lo incalza dicendo che la stessa amministrazione ha indicato delle tempistiche diverse, Trump risponde semplicemente con “La mia (timeline ndr) sarà più realistica”.
Dall’altro lato, il candidato Joe Biden, attacca Trump sulla mancata assunzione di responsabilità da parte dello Governo Federale nel dare una risposta univoca alla pandemia in corso, facendo riferimento non solo al cattivo esempio dato dal Presidente sull’uso delle mascherine ma anche all’elevato numero di morti nel paese “220mila”, una cifra che è stato previsto si replicherà anche per i prossimi 6 mesi. Ne segue un dibattito acceso sulle politiche di chiusura, riapertura e regolamentazione da adottare, Biden propone la sua ricetta richiamando il “modello New York” che è stata posta in Lockdown, ma Trump non è d’accordo, per lui le misure restrittive avrebbero un effetto ancor più negativo del virus stesso:
Questo è un grande paese e la gente si sta suicidando a causa degli shutdown.
Secondo set di domande: Le Elezioni e la Politica Estera
Qui il dibattito si apre su una domanda specifica sulle interferenze elettorali:
È Biden che va subito all’attacco menzionando esplicitamente Russia, Cina e Iran le quali starebbero già interferendo attivamente nelle elezioni in corso e che, per questo motivo, “la pagheranno” e aggiunge:
Stanno interferendo con la sovranità americana nonostante il Presidente non dica nulla.
A questo punto Trump va all’attacco personale dell’avversario, accusandolo di avere ricevuto soldi sia dalla Russia che dalla Cina, facendo riferimento al presunto scandalo che ha investito il figlio di Biden (Hunter Biden), il quale avrebbe scambiato delle mail compromettenti che dovrebbero indicare alcuni affari poco chiari nei Paesi esteri sopracitati, la tesi di Trump è che il candidato Democratico sia direttamente coinvolto nella vicenda. Ma Biden nega, facendo leva su un tasto dolente per Trump: “Non ho mai preso un soldo da stranieri. Ma sappiamo che questo Presidente ha un conto segreto in Cina. Io ho rilasciato tutte le mie dichiarazioni dei redditi […] facci vedere le tue dichiarazioni”.
A questo punto inizia uno scambio di battute:
- sulla Cina: Trump afferma di essere stato il Presidente più duro nei loro confronti ma per Biden questo approccio (la guerra commerciale) è costato a moltissimi cittadini americani, la ricetta del candidato democratico, dall’altro lato, sarebbe quella di “far rispettare alla Cina le regole internazionali”.
- sulla Corea del Nord: Trump esalta i risultati della sua amministrazione affermando di aver evitato una guerra nucleari con Pyongyang grazie ai “buoni rapporti” che è riuscito a stringere con Kim Jong Un. Ma Biden dissente, per lui Trump ha solo contribuito a legittimare davanti a l mondo un governo dittatoriale e afferma che incontrerebbe Kim solo dopo aver ricevuto rassicurazioni sullo smantellamento delle infrastrutture nucleari nella penisola coreana.
Terzo set di domande: La Sanità
La Moderatrice:
cosa farebbe per aiutare i 20 milioni di americani che rischiano di perdere l’assistenza sanitaria se la Corte Suprema abolirà l’ObamaCare?
Trump afferma di voler modificare l’ObamaCare e renderlo migliore, al punto da rendere i Democratici obbligati ad accettare i suoi provvedimenti, allo stesso tempo attacca Biden accusandolo di vole “socializzare la sanità” abolendo le Assicurazioni Private.
Ma Biden si oppone, difende il ruolo delle Assicurazioni Private ma afferma anche di voler creare un’assicurazione pubblica per i più poveri da implementare nell’Obamacare. Un’ opzione pubblica quindi dal nome “Bidencare”:
“Tutti devono avere il diritto di avere un’assicurazione, questo piano gli darà un’opportunità”
Trump picca:
(Biden ndr) È lì da 47 anni e non ha fatto nulla – vuole socializzare la medicina.
il riferimento, riproposto più volte, è al “pericolo del socialismo” rappresentato dall’accordo con l’ala del Partito Democratico che fa capo dal leader Bernie Sanders.
Quarto set di domande: L’Economia
Quì ci si concentra sul cosiddetto “Pacchetto di Stimolo” dell’economia statunitense (Proposto dai Democratici), il quale non è stato approvato dai repubblicani a detta di Trump “a causa di Nancy Pelosi” (Speaker della camera dei Rappresentanti, è appartenente alla compagine democratica) ma afferma anche di avere altri 3 piani in cantiere che saranno approvati subito dopo essere stato confermato alla Casa Bianca.
Biden, come prevedibile, difende il proprio Partito e Nancy Pelosi, restituendo ai Repubblicani la responsabilità sulla mancata approvazione del Pacchetto di Stimolo. A questo punto Trump commette un passo falso affermando che questa misura vuole destinare troppi soldi agli Stati ed alle città guidate dai Democratici ed agli immigrati illegali nel Paese, fornendo a Joe Biden l’assist per una delle frasi più iconiche di questo dibattito:
Io non vedo stati blu o rossi, ma solo gli Stati Uniti d’America.
L’ultima domanda sui temi economici riguarda il salario minimo:
- Biden è favorevole: un amento al 15$ l’ora permetterebbe a moltissimi lavoratori statunitensi di vivere al di fuori della soglia di povertà.
- Trump, invece, appare particolarmente in disaccordo, da un lato punta sull’effetto negativo che avrebbe per le imprese, dall’altro lato afferma che la questione non è federale ma deve essere trattata a livello statale.
Quinto set di domande: L’Immigrazione
Si inizia sul delicato tema della separazione al confine delle famiglie dai minori migranti che cercando di entrare nel Paese, Il candidato Democratico accusa il Presidente che questa legge “è criminale”, mentre Trump afferma che quando Biden era Vicepresidente acconsentì alla creazione dei centri di accoglienza che altro non sarebbero che “Gabbie”.
Il dibattito vira quindi sui temi del razzismo:
Biden approfitta per mostrarsi vicino all’elettorato afroamericano affermando che:
I genitori afroamericani devono spiegare ai propri figli come evitare a farsi uccidere dalla polizia. C’è chiaramente un problema di razzismo sistematico.
Si affronta quindi il tema delle condizioni economiche degli afroamericani, Trump afferma che in era pre-covid erano nettamente migliorate grazie a lui, e attacca Biden attribuendogli la frase riferita agli afroamericani “Sono Predatori Seriali” che in realtà era stata pronunciata da Hillary Clinton nel 1994 durante l’epoca della criminalizzazione dei reati connessi alla droga negli anni ’90.
Quindi si parla delle condizioni e del numero esagerato dei detenuti nelle prigioni statunitensi, Biden afferma di credere nella necessità di riabilitare e reinserire in società chi ha scontato reati connessi alle droghe e ricorda come Trump abbia storicamente avuto un approccio giustizialista sul tema, contribuendo alla situazione insostenibile attuale. Quì Trump appare irremovibile e molto deciso nell’affermare che a tal proposito, negli otto anni di mandato con Obama, Biden non abbia fatto assolutamente nulla.
Ovviamente viene toccato anche la questione del Movimento Black Lives Matter (BLM):
per Trump il BLM “è una cosa terribile” ma aggiunge: “io sono la persona meno razzista presente nella stanza”. Un’affermazione ai limiti della gaffe, se non di cattivo gusto, data la presenza della moderatrice Kristen Welker, la quale è una donna di colore.
Biden approfitta per ricordare la sfilza di insulti proferita da Trump, prima di diventare Presidente, contro i messicani e i musulmani, e le sue tendenze a simpatizzare per i movimenti di estrema destra.
Sesto e ultimo set di domande: Il cambiamento Climatico
Trump rivendica la propria decisione di abbandonare gli internazionali sulle riduzioni delle emissioni:
Non sacrificherò milioni di posti di lavoro ed aziende per gli accordi di Parigi.
Biden annuncia un disastro globale se non si interviene entro pochi anni, introducendo nel discorso anche il suo piano per la conversione energetica, il quali anzi farà crescere l’economia statunitense.
Il Presidente risponde che Biden starebbe solo cercando di copiare il “Green New Deal” ideato dalla deputata democratica Alexandria Ocasio Cortez e lo accusa di voler distruggere l’industria petrolifera americana.
Il nostro giudizio
Nonostante sia Biden che Trump non abbiano comunque rinunciato agli attacchi frontali reciproci (a tratti molto efficaci nel far vacillare l’avversario), sicuramente abbiamo apprezzato i toni di questo dibattito: rispetto al primo infatti sono stati molto più rilassati favorendo una migliore qualità dell’ascolto e dell’esposizione dei programmi di entrambi i candidati.
Probabilmente però ci si aspettava una performance migliore da parte di Trump il quale deve recuperare diversi punti nei sondaggi, che allo stato attuale, e alla luce del voto anticipato già in corso, danno Biden in netto vantaggio. Ciò ha permesso al candidato democratico di contare su una certa sicurezza ma non è stato sufficiente per dare l’impressione di aver chiuso la partita.
Le elezioni del 3 Novembre quindi possono sicuramente riservare sorprese e stravolgimenti. Noi continueremo a seguire l’evoluzione della campagna elettorale con l’attenzione che merita una tornata storica per gli USA e per il Mondo. Da queste elezioni dipenderanno le politiche globali su temi che interessano molti paesi del mondo, tra cui sicuramente l’Italia.
Stay Tuned!
#ElezioniUSA2020
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A cura di Lorenzo Gagliano
Dott. in International Relations