Il presidente venezuelano Nicolas Maduro è stato rieletto con oltre 5 milioni di voti espressi durante le elezioni di Domenica. “Un fattore decisivo per la sua rielezione sembra sia stato il fervore che il Paese nutre ancora per Hugo Chavez. Molti continuano a vedere in Maduro l’erede dell’ex presidente scomparso nel 2013, che poco prima di morire, in procinto di sottoporsi alla quarta operazione per il tumore che in capo a tre mesi l’avrebbe portato alla tomba, chiese di votare per il ‘delfino’ Maduro.”
In questi anni stiamo assistendo a una grave crisi economica e sociale.
Dopo la morte del Presidente Venezuelano Ugo Chavez, il Paese e il mondo intero hanno assistito a una profonda crisi economica e umanitaria.
La pesante crisi ha generato un gravissimo disordine sociale, mai raggiunto prima nel Paese, e ha determinato il moltiplicarsi di illegalità, violenza e povertà: le percentuali di mortalità e malnutrizione sono inoltre aumentate repentinamente.
Basta girovagare per le strade della capitale Caracas per capire che la maggior parte delle persone si ritrova senza denaro sufficiente ad acquistare del cibo.
Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, rese note lo scorso Aprile, l’inflazione avrebbe raggiunto il 13.000 per cento e,nel biennio 2017-18, il prodotto interno lordo potrebbe diminuire del 30% circa, con un conseguente incremento dell’emigrazione verso i Paesi confinanti.
La portavoce del Dipartimento di Stato Americano, Heather Nauert, ha scritto su Twitter : ‘’ Le cosiddette elezioni che si svolgono oggi in Venezuela non sono legittime’’. Poi ha aggiunto : “Gli Stati Uniti sono al fianco dei Paesi democratici in tutto il mondo che sostengono i Venezuelani e il loro diritto a eleggere rappresentanti nel corso di elezioni libere ed eque”.
I suoi oppositori, molti dei quali si trovano in carcere, gridano infatti al “broglio elettorale”. Washington aveva persino intimato al presidente del Venezuela di sospendere le elezioni.
Il presidente Maduro ritiene che il Paese sia vittima di un complotto da parte dell’Occidente, che iniziò nel 2014, anno del calo del prezzo del petrolio, con conseguenti tagli alla spesa pubblica.
Maduro, ad ogni modo, può contare sull’appoggio di alcuni paesi sostenitori quali Cina, Russia, India e Cuba.
I venezuelani che si sono recati alle urne per eleggere il nuovo presidente hanno avuto la possibilità di scegliere tra Maduro, del Partido Socialista Unido de Venezuela (PSUV), che corre per il secondo mandato, e Henry Falcon, che in passato ha fatto parte sia del PSUV che della Mesa de la Unidad Democratica (MUD), principale gruppo dell’opposizione.
La comunità internazionale auspica un rinsavimento del popolo Venezuelano per un futuro del paese libero e democratico.
Edward Richard Junior Bosco
Fonti:
- http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2018/05/20/venezuela-urne-aperte-fra-crisi-sospetti-frode_LTsSsu0tyVTN3WO6GNnqkL.html?refresh_ce
- http://www.lastampa.it/2018/01/07/cultura/il-venezuela-devastato-dal-chavismo-WX3K6BQEbSF24vkUBk71EK/pagina.html
- http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2018/05/20/venezuela-urne-aperte-fra-crisi-sospetti-frode_LTsSsu0tyVTN3WO6GNnqkL.html?refresh_ce
- https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/venezuela-al-voto-la-crisi-e-disperata-20546
- http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Urne-aperte-in-Venezuela-Maduro-ancora-il-favorito-presidenziali-Usa-0791cb53-f2cf-413e-ba35-0c70f2e2612d.html