“Carissimi colleghi,
Siamo giunti alla fine di un anno che ci ha visti protagonisti e trovo doveroso ringraziare tutti voi per il lavoro svolto nel corso di questo lungo e travagliato 2016.
Il 2016 è stato l’anno dell’orgoglio. L’orgoglio di un’idea che ha preso vita, in una calda giornata estiva di due anni fa e che oggi ha superato le più rosee aspettative. È giusto che ci sia orgoglio, pur sempre con sobrietà e con i toni moderati che ci contraddistinguono, perché siamo stati in grado, senza finanziatori, senza padrini e senza padroni, di dare vita, per la prima volta in Sicilia, ad una vivace, ambiziosa e promettente realtà scientifica.
Per tutti noi, membri dell’Istituto Mediterraneo di studi Internazionali, quello che sta per concludersi è stato un anno di conferme e di successi.
Il diploma in studi internazionali e quello appena iniziato in studi europei si sono rivelati due trionfi accertati con decine e decine di partecipanti, relatori, docenti, esperti e diplomatici. Abbiamo lavorato nell’ombra per offrire il meglio. E non possiamo che andare fieri dei risultati e dei successi raggiunti durante questo lungo anno.
Il 2016 è stato un anno di crescita per tutti noi. L’Istituto Mediterraneo di Studi Internazionali ha varcato i confini nazionali. Da Bruxelles a Londra, passando per Malta, Pechino, Nagoya, Stoccolma e persino in Australia e in Senegal si parla della nostra realtà scientifica.
È stato un anno prezioso, ricco di importanti momenti di dibattito e riflessione. Sono state settimane impegnative e intense di lavoro ma non abbiamo mai abbandonato l’entusiasmo e la determinatezza dei primi giorni. E questo è merito di tutti voi, della vostra caparbietà e della vostra instancabile volontà. Di tutto questo non posso che ringraziarvi.
È stato un anno di incontri e di contributi accademici importanti. Ognuno di voi ha prestato servizio con grande professionalità e passione, ed è solo grazie al vostro impegno se siamo riusciti a portare avanti iniziative di alto livello.
Una consuetudine, ormai consolidata, mi riconduce dinanzi a voi per porgervi i miei migliori auguri e per intrattenervi brevemente sul senso degli eventi dell’anno che sta per concludersi e sulle prospettive dell’anno che ha inizio.
Il 2016 è stato per l’Europa e per il mondo un annus horribilis, ricco di tensioni e di nuove sfide globali ma è grazie a tutti voi se siamo sempre stati attenti ai temi caldi, documentando ed informando i nostri lettori con articoli scientifici di qualità. L’anno che finisce lascia per tutti i Paesi pesanti problemi irrisolti. Il terrorismo, le ingiustizie e i continui fatti violenti e luttuosi che ogni giorno riempiono i nostri quotidiani portano alla conclusione che il mondo fa dei passi indietro invece di procedere verso un cammino di libertà, di pace e di giustizia. C’è del vero in tutto questo, ma non possiamo e non dobbiamo fermarci. Ci siamo messi in gioco per dare una speranza alla nostra martoriata regione e vogliamo andare avanti. Continuate, dunque, ad avere fede nella libertà, nella giustizia e nella democrazia. Continuate a lavorare con dedizione e con impegno. Continuate a promuovere il merito e il duro lavoro. Solo in questo modo si potrà raggiungere un effettivo progresso.
Un pensiero va al nostro caro Antonio Alfonso, prematuramente scomparso, nella speranza che da lassù possa continuare a vigilare attento su tutti noi e sul nostro lavoro, così come era solito fare.
Con animo fraterno vi auguro che l’anno 2017 porti serenità in voi, porti serenità nelle vostre famiglie e auguro che il 2017 sia un anno di crescita e di progresso per tutti noi.
Buon anno a tutti.”
Complimenti a tutti I giovani membri di I.Me.S.I. , ed in particolare, me lo concederete ai ragazzi e alle ragazze dell’area scientifica, cuore pulsante dell’Istituto. Un abbraccio buon anno nuovo!